Sai in cosa consiste il beneficio fiscale polizze vita? Devi sapere che il nostro legislatore, al fine di favorire i sottoscrittori delle polizze vita, ha riservato loro dei benefici fiscali. Questi benefici fiscali consistono nella detrazione, in occasione della dalla dichiarazione dei redditi, del premio annuale corrisposto all’agenzia.
C’è da dire, tuttavia, che la normativa vigente prevede dei i limiti relativi alla cifra massima che può essere detratta. Scopriamo nel dettaglio cosa c’è da sapere.
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Polizze vita detraibili: quali sono?
Tra le varie tipologie di polizze, quelle che possono essere detratte sono le seguenti:
- polizze vita rischio morte o invalidità permanente;
- polizze contro il rischio di non autosufficienza.
Nel primo caso si prevede una detrazione pari al 19% dell’importo versato, purché quest’ultimo non superi i 530 euro; tale importo sale però a 750 euro nel caso in cui si tratti di polizze che tutelino soggetti affetti da gravi disabilità, coprendo, per altro, anche il rischio morte.
Nel secondo caso invece, ovvero in riferimento alle assicurazioni che coprono il rischio di non autosufficienza nello svolgimento delle attività quotidiane essenziali – le cosiddette long term care – l’importo che può essere detratto è di 1.291,14 euro.
Ricordiamo, in ogni caso, che per beneficiare della detrazione è necessario che contraente e assicurato coincidano, indipendentemente dal beneficiario che può essere chiunque.
Esempio concreto di detrazione per polizze vita rischio morte o invalidità permanente
Ma facciamo un esempio pratico per comprendere come avviene il calcolo della detrazione in sede di dichiarazione dei redditi: poniamo il caso che il premio versato annualmente all’assicurazione corrisponda a 700 euro.
In questo caso si potrà fruire di una detrazione di 100,70 euro, il che vale a dire il 19% calcolato sul tetto massimo, e cioè 530 euro. La cifra di 100,70 euro verrà scalata da quanto il contribuente deve al fisco per quell’anno: se, ad esempio, le imposte ammontano a 9.000 euro, il soggetto, fruendo del beneficio fiscale polizze vita, verserà soltanto 8.899,30 euro (ovvero 9.000 – 100,70).
Come già detto in precedenza, se il soggetto assicurato è affetto da disabilità, l’importo detraibile sale a 750 euro.
Polizze contro il rischio di non autosufficienza
Ricordiamo che questo tipo di polizza offre una copertura relativa alle spese che derivano dall’impossibilità del soggetto di svolgere i normali compiti della vita quotidiana (si pensi ad attività essenziali come lavarsi, vestirsi, alzarsi dal letto, ecc.); tale condizione non necessariamente deve essere stata causata da una patologia o da un incidente, ma può anche essere legata all’invecchiamento del soggetto stesso e alla conseguente perdita di autosufficienza.
Polizza vita collettiva
Un ulteriore beneficio fiscale polizze vite è riservato ai fruitori della cosiddetta polizza vita collettiva. Si tratta di un prodotto stipulato da società o da organizzazioni sindacali (soggetti contraenti) e finalizzato a tutelare i lavoratori dipendenti (soggetti assicurati).
I dipendenti in questo caso possono beneficiare della detrazione per i contributi che sono stati versati dalle imprese allo scopo di finanziare il Fondo unico Nazionale Long Term Care, e che contribuiscono alla formazione dei redditi da lavoro dipendente. Per ottenere un calcolo corretto ecco che il contribuente deve anche tenere conto di eventuali ulteriori premi relativi ad altre polizze, che devono essere detratti nella dichiarazione dei redditi.
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