In questo articolo vi spieghiamo che cos’è il contributo IVS dell’Inps e come si versa.
Partiamo dal nome: l’acronimo IVS sta per invalidità, vecchiaia e superstiti. Si tratta quindi di un contributo che assicura in caso di interruzione forzata della propria attività lavorativa a causa di invalidità o anzianità. Tale “forma assicurativa” copre anche i superstiti in caso di decesso del titolare.
Il contributo IVS può essere versato per intero, o per una sua parte, dal datore di lavoro che lo sottrae alla busta paga. Se non si è lavoratori dipendenti, ma si lavora in proprio, si versa il contributo attraverso la compilazione di un modulo F24. Dopo questa panoramica generale andiamo più nello specifico nei paragrafi che seguono. Attenzione ad un punto fondamentale della questione: il contributo IVS a livello giurifico rientra in tutti quei versamenti che il nostro ordinamento riconosce come contribuzioni previdenziali.
Indice dei Contenuti
IVS: Invalidità, vecchiaia, superstiti
Invalidità, vecchiaia, superstiti, sono queste le tre parole che servono a definire che cosa sia il contributo IVS.
Come vi abbiamo già accennato nell’introduzione, il fine ultimo del contributo è di assicurare il lavoratore (o i suoi superstiti) contro eventi che potrebbero pregiudicare e porre termine anzitempo alla sua condizione lavorativa.
Vediamo adesso chi lo paga, quando e le diverse aliquote.
Contributo IVS: chi lo paga?
I lavoratori autonomi devono pagare il contributo IVS o all’Inps o alle gestioni separate; i lavoratori dipendenti, invece lo pagano tramite il proprio datore di lavoro che effettua una trattenuta in busta paga
Sono diverse le categorie di lavoratori che devono versare il contributo:
- Dipendenti del settore privato e apprendisti;
- Collaboratori autonomi iscritti alla gestione separata;
- Artigiani;
- Lavoratori dello spettacolo;
- Commercianti;
- Giornalisti iscritti all’albo;
- Mezzadri, coloni;
- Coltivatori diretti.
Non devono versare il contributo IVS i dipendenti pubblici.
Quando pagare il contributo IVS
Veniamo adesso alle scadenze; il pagamento del contributo IVS viene suddiviso in quattro rate:
- La prima quota entro il 16 maggio;
- La seconda quota entro il 20 maggio;
- La terza quota entro il 16 novembre;
- La quarta e ultima quota entro il 16 febbraio.
Le aliquote
Le aliquote previste per il contributo IVS per l’INPS non sono fisse ma variano tra il 24% e il 34%; questa oscillazione dipende da:
- Tipologia di lavoro;
- Dimensioni e reddito aziendale;
- Reddito del lavoratore;
- Età del lavoratore;
- Posizione geografica del lavoratore.
Per quanto riguarda i lavoratori iscritti alla gestione separata, l’aliquota complessiva per il 2020 è del 34,23%.
Per quanto riguarda gli autonomi e i professionisti iscritti alla gestione separata, l’aliquota è del 25% + 0,72%, o del 24% a seconda che siano o non siano iscritti ad altre forme di previdenza.
Per gli artigiani e i commercianti, la circolare Inps 28/2020, stabilisce aliquote differenti in base all’età dei contribuenti:
- l’aliquota è del 24% per gli artigiani di età superiore a 21 anni;
- del 21,90% per gli artigiani di età inferiore a 21 anni;
- del 24,09% per i commercianti di età superiore a 21 anni;
- del 21,99% per i commercianti di età inferiore a 21 anni.
Per i coltivatori diretti, i coloni, i mezzadri e gli imprenditori agricoli, l’aliquota è fissata nella misura del 24%, senza differenziazione.
Contributo IVS dipendenti: come funziona
Andiamo a dare un’occhiata apprfondita al contributo IVS dipendenti, ovverosia in tutti quei casi in cui il contributo IVS è trattenuto in busta paga, e dove pertanto troverete un’apposita casella denominata “contributo IVS INPS”.
In questi casi, non dobbiamo effettuare noi il versamento, in primis perché una parte dell’importo complessivo è a carico del datore di lavoro, d’altra parte perché il medesimo viene trattenuto direttamente dallo stipendio, più precisamente la quota gravante sul lavoratore è del 9,19%.
Conclusioni
In questo articolo vi abbiamo spiegato che cos’è il contributo IVS, speriamo che vi sia stato utile. Se avete altri dubbi sul mondo delle assicurazioni continuate a leggere i nostri articoli!
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